«A chi sono più prossimo?»

* di Eldegar Maria Mencucci, studentessa in “Disegno e Gestione degli Interventi Sociali”

 

A CHI SONO PIU’ PROSSIMO? Questa domanda riassume la giornata caritativa che abbiamo dedicato sabato 27 ottobre con la Pastorale Universitaria Firenze. In totale a fare questa esperienza eravamo poco più di una decina ma ci hanno diviso in due gruppi. Io facevo parte del primo gruppo, che aveva come destinazione la Mensa della Caritas di Via Baracca. Appena siamo arrivati il direttore della Mensa ci ha accolto in modo fraterno e sincero, facendoci vedere tutta la struttura e spiegandoci l’organizzazione presente sia in termini di aiuti finanziari e materiali che in termini pratici di sostegno concreto alle povertà presenti sul territorio.
La mia mansione era semplice, umile, ma molto carica di significato e valore: tagliare, lavare, insacchettare e depositare nelle celle frigo gli spinaci. Dopo aver terminato questo compito, io e Ester (l’altra ragazza universitaria che era con me) insieme agli altri volontari abbiamo pulito tutta la sala, dove avevamo lavorato, e successivamente anche i pavimenti delle celle frigo, corridoio e magazzino.
Posso sostenere che questo lavoro, apparentemente, può sembrare banale perché è “nascosto”, dietro le quinte, e non sei faccia a faccia con coloro che beneficiano del servizio della Mensa. Proprio questo mi ha fatto pensare, ed è stato bellissimo, perché io sapevo che facevo del bene ma non sapevo a chi, non potevo guardarlo in faccia e dire: “prendi!” Ma ero consapevole che era rivolto a delle persone emarginate e questo mi ha fatto riflettere, appunto, sulla domanda: a chi sono più prossimo?
Ancora non ho la risposta, ma questa esperienza è un punto di partenza per arrivarci.

Lascia un commento