«Conoscersi per poterlo conoscere»

* di Michele De Lazzer, studente di dottorato in Filologia, Letteratura italiana, Linguistica

 

La bellissima giornata primaverile di domenica 31 marzo ha fatto da sfondo al ritiro quaresimale, organizzato dalla pastorale Universitaria di Firenze presso il Convento delle Clarisse, e che si è rivelato un’occasione davvero preziosa per fare un po’ il punto sul proprio cammino di fede in vista della Pasqua.

La mattina, dopo qualche iniziale ritardo (inevitabile, dato il cambio d’orario della notte precedente), è subito partita alla grande con la meditazione guidata da don Mauro, che ha stimolato i presenti a riflettere sul tema «Il cammino della fede tra luce e tenebre. Conoscersi per poterlo conoscere», traendo spunto della figura di san Pietro nei Vangeli, la cui fede, pur mossa da un forte entusiasmo nei confronti di Gesù, è talvolta incerta, e deve scontrarsi coi dubbi dettati da una crisi profonda, imputabile in buona parte ad una scarsa conoscenza di sé e delle proprie domande interiori. I partecipanti hanno avuto modo di soffermarsi, nel momento di deserto nell’ampia area verde del convento, su queste incisive provocazioni, che non si limitano a toccare solo l’essere cristiano, ma anche la propria personale individualità. Il ritrovo è coinciso con la preghiera dell’ora sesta nella cappella delle suore e poi col pranzo in cortile, in cui ha fatto da protagonista un bel clima di dialogo reciproco, contraddistinto da accoglienza fraterna, spontanea semplicità e informale condivisione tra i giovani, provenienti da più parti d’Italia e con cammini di studio e di vita ricchi e differenti.

La sonnolenza pomeridiana, complice anche la passeggiata ad una chiesetta nelle vicinanze, cui i più avevano preferito desistere (nonostante i buoni propositi iniziali), è presto svanita per lasciar spazio alla seconda meditazione, proposta ancora da don Mauro; tema questa volta era «chi è Gesù per te?», affrontato attraverso passi del Vangelo in cui i discepoli si domandano chi sia il Cristo, sollevando interrogativi non dissimili da quelle che ci poniamo noi oggi. A questo è seguito il secondo momento di deserto e poi, nella condivisione, guidata da padre Giuliano e don Mauro, è emersa l’esigenza di una fede giovane e autentica, in cui l’amicizia con Gesù aiuti a vivere bene la quotidianità e le scelte di ogni giorno. Dopo la merenda, gli universitari hanno incontrato nella sala del capitolo una delle suore della comunità, che ha risposto alle curiosità e alle domande suscitate dalla sua scelta di vita, invitando i presenti a cogliere la sfida di confrontarsi con decisioni forti, controcorrenti all’apparenza ma fonte in realtà di piena e autentica realizzazione.

La giornata si è poi conclusa col trasferimento nella Chiesa di San Donato a Novoli, per vivere e animare insieme la messa degli Universitari, con la fiducia che sia l’incontro con Gesù a far nascere la creatività, per rendere concreti i buoni propositi del ritiro. Indubbiamente una giornata davvero ricca di stimoli per vivere col giusto slancio quanto resta della quaresima in vista della Pasqua, ed è bello concluderne il ricordo con questa positiva immagine del profeta Isaia (40, 30-31): «Anche i giovani faticano e si stancano, gli adulti inciampano e cadono, ma quanti sperano nel Signore riacquistano forza, mettono ali come aquile, corrono senza affannarsi, camminano senza stancarsi».

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